Descrizione
Lo Sceriffo di Nottingham
- Testo di Andrea Petrini
- Foto di John Arandhara-Blackwell
Un abecedario? Non è la trovata del secolo. Ma forse la chiave migliore per rispondere alla domanda che tutti voi vi ponete sì. Chi è Sat Bains? Il più eteroclito dei cuochi inglesi? Il più accattivante? Ma non è sulla sola simpatia e la sboccata, prolissa allegria che s’inforca un buon dì la M1 che da Londra porta verso il nord dell’Inghilterra via via sino a Nottingham. Certo, i più colti dei nostri lettori acchiapperanno due piccioni con una fava tirando profitto, a qualche miglia dall’industriosa cittadella universitaria, della sosta nella foresta di Sherwood dove un tempo s’inquartierava Robin Hood con i suoi gaudenti briganti.
Mica è un caso se, da queste parti, Sat lo chiamano lo sceriffo di Nottingham. Col suo metro e novanta, il cranio rasato e gli occhi di rosso iniettati, se non fosse per lo smagliante sorriso Durbans sulla tinta geneticamente abbronzata, lo s’incontrasse di notte per un vicolo oscuro come minimo si aggiudicherebbe al volo il ruolo shakespeariano dell’Otello straincazzato. […]
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